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Come sviluppare l'autostima nell'allenamento

Prima parte (intro)



Avere autostima, cosa significa?

Il termine autostima, non è mai facile da definire, ma essa ha un ruolo importantissimo nello sviluppo del bambino, e quindi anche del giovane atleta. Partendo dal presupposto che l'ambiente sportivo sia uno dei luoghi più sani e propensi per svilupparla, è primordiale comunque sottolineare diversi aspetti da non tralasciare per far sì che il bambino, il futuro adulto (eh sì perché no anche atleta), cresca raggiungendo l'autonomia e la soddisfazione di tutti i suoi bisogni che permettono di sviluppare l'autostima. Ci sono tre componenti da prendere in considerazione nella formazione degli atleti (ma ciò non si limita ovviamente al solo ambito sportivo, ma nell'educazione generale, in primis dalla scuola): la sicurezza in sé stessi, l'autostima e l'amore per sé stessi. Oggi parleremo dell'autostima. Essa è il giudizio, la valutazione che l'individuo fa di sé stesso in base ai propri valori. È allo stesso tempo la fiducia nel nostro modo di funzionare della nostra mente, la sua capacità di prendere decisioni, di imparare, di capire, di riflettere, di pensare e l'atteggiamento positivo nei confronti del diritto di essere felici.

Al giorno d'oggi la società riconosce il concetto di autostima, tuttavia il suo sviluppo nei bambini e nei giovani non è del tutto preso in considerazione giustamente nelle istituzioni. Nello sport, che racchiude dei valori “olimpici” è più frequente ritrovare un clima che sia propenso alla sua crescita.

Pertanto ci sono alcune nozioni da sottolineare sull'autostima:

  • è prima di tutto un'azione interna si sviluppa in un ambiente esterno che l'influenza positivamente o negativamente

  • ci permette di affrontare le sfide della vita (e dello sport anche!) in modo sereno e responsabile

  • essa è strettamente legata ai valori profondi della persona e la qualità della vita

  • il livello di autostima varia durante tutta una vita e quindi nel bambino, nel giovane cambia di giorno in giorno.


Quindi potete capire quando il clima e l'ambiente in cui si allena un giovane atleta possa influenzare (aggiungendosi all'ambiente familiare e scolastico) il suo livello di autostima, e più avanti vedremo anche di sicurezza in sé stesso e amore per sé stesso. Purtroppo le istituzioni come la scuola non sempre permettono lo sviluppo dell'autostima in quanto le competenze che ne permettono lo sviluppo non vengono “allenate”, come ad esempio: l'autonomia, la responsabilità, la riflessione sulla propria persona, l'espressione dei sentimenti e delle opinioni, il rispetto dei valori e la capacità a dire no.

Una qualità innata e non migliorabile?

No. Ma richiede nei confronti del bambino (e quindi anche il bambino/adolescente atleta) cura e perseveranza, come per un fiore delicato. Non esiste una formula standard per migliorarla, individualizzare in base al ragazzo/a che abbiamo di fronte rimane la strategia più consona. Ciò non richiede per forza dei grandi cambiamenti, ma dei piccoli passi che possono condurre a una vera e propria crescita.

E quindi come poter influenzare positivamente gli allenamenti, i momenti di socializzazione per aumentare l'autostima dei vostri beniamini?

Innanzitutto, sviluppando dei sentimenti importanti e positivi verso sé stessi potrete creare una base solida per la crescita dell'autostima (per lo meno nel campo sportivo) dei giovani atleti.


Questi sentimenti sono i seguenti:

  1. sentirsi in sicurezza fisica, mentale ed emotiva: in tale modo si sente accettato nell'ambiente

  2. sviluppare un sentimento d'individualità e d'identità: in tale modo si rende conto di avere delle capacità uniche sviluppare

  3. un sentimento d'appartenenza : in tale modo potrà sentirsi apprezzato dalle persone che contano per lui

  4. sviluppare il sentimento di avere le capacità e le competenze in alcune azioni

  5. sviluppare il sentimento di avere degli obiettivi e delle responsabilità nella vita, anche se sono molto giovani: in tale modo impara l'autodisciplina e la responsabilità che lo porta poi all'autonomia

Come riconoscere un giovane atleta che ha un livello basso di autostima?

(IMPORTANTE!!! questi criteri sono solo delle informazioni, la bassa autostima è presente quando una gran parte di criteri sono presenti e non solo alcuni!) Pertanto chiunque, e in primo luogo i bambini e gli adolescenti, vivono degli alti e bassi, quindi attenzione a non generalizzare la situazione!

I sintomi di una debole autostima, espressi nella mancanza:

  • la timidezza legata alla paura

  • il rifiuto di imparare

  • il chiudersi in sé stesso

  • il rifiuto di provare cose nuove, sperimentare nuove vie, in particolare quando questo riguarda il proprio futuro

  • il rifiuto di ogni forma di competizione (anche solo per gioco) per paura di perdere

  • difficoltà nel fare delle scelte, a scegliere degli orientamenti (scolastici, attività extra scolastiche, ecc.)


I sintomi di una debole autostima nell'eccesso:

  • un forte sentimento d'aggregazione accompagnato da una vulnerabilità all'influenza del gruppo, che lo condurrà quindi alla condotta stereotipata (moda), a dei comportamenti a rischio per fare come gli altri

  • desiderio di farsi notare rifiuto della responsabilità degli altri

  • tendenza a criticare gli altri

  • volersi mostrare più forte degli altri

  • rifiuto della responsabilità

  • rifiuto di esprimersi davanti agli adulti

  • violenza e aggressività verbale

  • rifiuto di confrontarsi alla difficoltà e all'apprendimento

  • rifiuto di ogni forma di autorità, delle regole imposte

Nel giovane bambino la debole autostima si nota quando :

Nel caso della mancanza:

  • è passivo

  • ha l'impressione di non essere accettato

  • si paragona negativamente con gli altri

  • “non so far niente” “non sono bravo” “non sono capace”

  • è scoraggiato, si sente incompetente

  • rifiuta tutto ciò che è nuovo ed ha paura di lasciare la mamma e il papà

  • dice spesso frasi del tipo “non mi piace” “è una cosa stupida” “non ho voglia”

  • Nel caso dell'eccesso:

  • comportamenti antisociali di aggressività permanente

  • vanità paragoni con gli altri a suo vantaggio

  • rifiuto di giocare a giochi in cui si può vincere o perdere perché vuole sempre vincere

  • attaccamento impulsivo a uno o l'altro genitore Nel prossimo articolo qualche consiglio pratico su come sviluppare negli allenamenti e una buona autostima dei vostri giovani atleti, in quanto elemento primordiale per la continuità dell'attività sportiva e il progresso individuale, ottimale e duraturo dello sportivo.

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