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"the Factor P" :

Psychological factor Preparation to make Performance Possible.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Planify, Powers, Present, Positive, Patterns, Program, Possible, Potential, Preparation, Progression,Perspective, Perseverance,...  potrebbe sembrare un gioco di parole, ma ognuna di essa è un elemento importante del fattore Psicologico, della forza mentale, che rende Possibile la Prestazione.

   Essendo un'atleta agonista, sono sempre stata convinta, in seguito alle esperienze vissute e osservate, che questo FACTOR che chiamo P (l'ingrediente mentale, psicologico) giochi un ruolo primordiale nel raggiungimento e nell'ottimizzazione della Performance.

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  E' importante insegnare all'individuo/gruppo come poter sviluppare le abilità mentali ed organizzative, adattando l'accompagnamento, passando attraverso una "sensibilizzazione" di queste ultime.

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    Proprio perché ciò è cruciale, ritengo che laddove sia possibile la Preparazione mentale debba funzionare in armonia con le altre tre gambe della sedia (tecnico, fisico e tattico; nonostante le altre componenti non meno importanti che non sono qui citate come l'ambiente e le relazioni ad esempio), per portare avanti questo puzzle, questo sistema complesso e in continua evoluzione che è la Preparazione Sportiva (o artistica, o manageriale e d'impresa), di Performance umana.

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   Nonostante il mio vissuto d'atleta (ma anche grazie ad esso), la formazione che ho intrapreso e le esperienze che io stessa ho avuto con il mio preparatore mentale, mi hanno sensibilizzata alla necessità e all'accettare il "rimanere nell'ombra" della mia professione. Il mio lavoro richiede una postura idonea all'ascolto dell'individuo, perciò una posizione che non interferisca con l'immagine dell'atleta, ma che resti in modo neutro discreta. 

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   L'atleta (attore, squadra, ecc.) è l'unico Protagonista della Performance, la Preparazione mentale fa semplicemente parte del suo allenamento.

Di conseguenza, la soddisfazione e il piacere del mio lavoro, sono rappresentati dal riuscire a contribuire al meglio delle mie capacità, al raggiungimento degli obiettivi dell'atleta.

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In concreto la P.M. è una pratica che permette:

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  • lo SVILUPPO PERSONALE dell'individuo o del gruppo

  • le SUE POTENZIALITÀ,

  • con l'obiettivo di RENDERE L'INDIVIDUO AUTONOMO al termine dell'accompagnamento.

Ancora 1

La mia deontologia

Come ogni professione in cui si lavora con la componente psicologica dell'individuo, mi sembra necessario e d'obbligo esplicitare e mettere in trasparenza l'aspetto etico della mia lavoro in Preparazione mentale:

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  1. FIDUCIA : â€‹metto a disposizione tutte le mie conoscenze e le mie esperienze per raggiungere gli obiettivi dell'atleta (o altra persona che sceglie di seguire la mia PM)

  2. GENTILEZZA e RISPETTO: nei confronti dell'atleta al di là di quello che possa dire o fare

  3. CONFIDENZIALITÀ' : riguardo tutto quello che l'atleta o la squadra (o l'individuo nel caso non fossimo nell'ambito sportivo) mi dirà o farà

  4. NON GIUDIZIO : verso tutte le persone con le quali lavoro (l'atleta in primis), che fanno parte dell'ambiente dell'atleta, della squadra, ecc. in quanto il Preparatore mentale non assume posizione nel lavoro delle altre componenti. Mi impegno a non giudicare quello che l'atleta dice o fa.

  5. CO-COSTRUZIONE : domando all'atleta d'impegnarsi, di dare il meglio di sé nel lavoro, in quanto mi baso sulla collaborazione per raggiungere gli obiettivi da lui prefissati

  6. AUTONOMIA : il mio obiettivo è il raggiungimento dell'autonomia dell'atleta, o della squadra, dell'individuo, grazie all'apprendimento delle diverse tecniche mentali e psicologiche adatte ed adattate al singolo che metto a disposizione e grazie alla conoscenza di sé stesso.

  7. DISCREZIONE: della figura del Preparatore Mentale, che ha una postura neutra e "nel back-stage" del palco della prestazione 

 

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